Credo sia giunto il momento di dare il giusto spazio al massimo protagonista delle lezioni che da anni si sviluppano in questa palestra:
il quartetto muscolare, i “Fantastici 4” come mi piace definirli.
Il pavimento pelvico conosciuto comunemente come perineo, il diaframma, il trasverso dell’addome ed il multifido lombare.
Ho conosciuto l’enorme potenzialità dei “fantastici 4” molti anni or sono dal mio primo maestro, il caro dott. Bersi, noto ortopedico specializzato in patologie della colonna vertebrale che ancora oggi molti ortopedici/neurochirurghi dovrebbero considerare un guru della VERA PREVENZIONE, come amava definirla lui: dalle sue visite i pazienti, dopo minimo un’ora di attente valutazioni, uscivano con tante indicazioni pratiche e soprattutto con schede di esercizi mirati in grado risolvere la quasi totalità del dolore vertebrale meccanico aspecifico, cioè quello che volgarmente viene definito il mal di schiena causato dalle posture scorrette…
Iniziamo ora a parlare del pavimento pelvico, sfruttando proprio le tesi espresse nei testi del Dott. Bersi e i concetti che ho successivamente studiato sui testi di Bernadette de Gasquet, medico specialista in Ostetricia e Ginecologia.
Nel suo lavoro e anche come insegnante di yoga, la De Gasquet ha lungamente constatato gli effetti delle scorrette pratiche sportive e le conseguenze delle pressioni addominali scorrette su un distretto fondamentamentale per la donna, spesso considerato solo per la sua funzione di supporto viscerale e urogenitale.
Ancora oggi, in molti ambiti, per rieducare il perineo bisogna avere motivazioni cliniche (dopo il parto, dopo la chirurgia o per motivi d’incontinenza), mentre grande importanza si da ad altri muscoli, ben più conosciuti, per restare in forma “ideale”… Tutto sembra come se la semplice evocazione di questa parte del corpo riporti ad una sessualità quasi pornografica, senza accreditargli minimamente tutte le altre importanti prerogative essenziali all’equilibrio psico-fisico e di coppia. “Nessuna zona del nostro corpo concorre a così tante funzioni vitali quanto il perineo!”
Si conosce da molti secoli il ruolo viscerale del pavimento pelvico: sostiene i visceri che su di esso stanno adagiati (in particolare vescica, utero e retto), garantisce la loro funzione e comunicazione con l’esterno rispettivamente attraverso il canale uretrale, canale vaginale (nella donna), canale anale.
- La funzione sfinterica e anche quella riproduttiva del pavimento pelvico ovviamente sono regolate da un complesso meccanismo neurologico sia autonomo (neurovegetativo) che volontario (sistema nervoso centrale).
Non è questo il contesto per trattare la fisiologia della funzione vescicale (capacità della vescica di riempirsi e di svuotarsi al momento opportuno), dell’erezione del pene per consentire l’attività sessuale, della funzione vaginale e uterina (attività sessuale, gravidanza e espletamento del parto), della funzione intestinale (contenzione e espulsione delle feci).
Tuttavia è importante rilevare che quanto si dirà sull’acquisizione della capacità di controllo del pavimento pelvico avrà risvolti vantaggiosi anche sotto il profilo urologico, sessuale, ginecologico, proctologico.
- Esiste un ruolo del pavimento pelvico molto importante nei riguardi della stabilità della colonna lombare e del bacino, del quale si è avuta indicazione sufficientemente precisa e oggettiva abbastanza recentemente (Richardson et al. 1999). Questo ruolo si perde nel corso della vita in maniera variabile da soggetto a soggetto.
In sostanza si è dimostrato che la presenza di un adeguato tono muscolare del pavimento pelvico è il presupposto per avere una costante partecipazione di quelli che sono definiti muscoli stabilizzatori profondi della colonna lombare e del bacino: muscolo trasverso dell’addome, muscolo multifido.
Inoltre, è stata riscontrata una correlazione funzionale ancora più ampia e complessa tra i tre sistemi muscolari espressi sopra e il diaframma, che ha un ruolo da coordinatore.
In sostanza c’è un sinergismo funzionale fra il seguente quartetto:
1) pavimento pelvico
2) diaframma
3) muscolo trasverso dell’addome (il muscolo più basso e profondo dell’addome)
4) muscolo multifido lombare (un muscolo profondo della bassa schiena)
Si è documentato mediante registrazione elettromiografica che nel soggetto normale si verifica una coattivazione spontanea del quartetto costituito dai muscoli citati sopra, prima che si compia un qualsiasi movimento con un arto inferiore o con un arto superiore.
Ciò non avviene nel soggetto lombalgico; si tratta dunque di un meccanismo stabilizzatore che scatta al di fuori della nostra volontà; la sua perdita può essere un fattore importante nella insorgenza delle patologie degenerative della colonna lombare, o nel rendere sintomatico uno o più segmenti di movimento sede di degenerazione, ma asintomatici fino ad un dato momento. Il ripristino reale del tono muscolare e dell’automatismo nella correlazione funzionale fra i 4 protagonisti del meccanismo stabilizzatore rappresenta un momento importantissimo nel recupero funzionale della colonna lombare e nel garantire una adeguata protezione contro le sollecitazioni abnormi, ma anche quelle fisiologiche della vita quotidiana.
La ricerca del recupero della contrazione attiva del perineo è quindi da perseguire non solo negli esercizi eseguiti in palestra, in particolare in associazione alla contrazione degli addominali e degli erettori spinali, ma come abitudine quotidiana per automatizzare un fondamentale meccanismo PREVENTIVO.
In questo gioco di sinergia muscolare al di fuori della volontà vedremo nel prossimo blog l’importanza del diaframma.
Bibliografia: “la prevenzione attiva del dolore lombare” di G. Bersi
“PERINEO-fermiamo il massacro!” B.de Gasquet